talvolta mi capita di fare ragionamenti (sempre ad alta voce) molto velenosi. Non so perché, ma in quei frangenti definirmi in codesto modo mi da un senso di rafforzativo, malgrado che la pacata solennità dell’aggettivo mal si concilii con la presunta insidiosa ferocia della povera bestia. Tale espressione viene applicata anche ad altri personaggi ed in tutt’altri contesti. Un esempio: le zampate vincenti di Filippo Inzaghi: “Uaneme, che iena ieratica”!
Mese: Dicembre 2018 Page 1 of 2
complice una pubblicità del pronto mobili, siamo a fine anni ’70, in cui un bambino coglione disegnava il sole col dito sul tavolo impolverato del salotto, e gli faceva “gli occhiii, la facciaaaa, gli agiiii” (colla sua tenera vocina a finali prolungate tipico del ritardato quale peraltro ero io); e dato per assunto che la TV era il verbo ed il vero: sempre alle elementari, uno dei primissimi giorni, corressi così il mio amichetto di banco: non si dice “i raggi del sole”. il loro vero nome è “agi”.
La prima fake news involontaria della storia.
o è zuppa o pampagnato. Così capii ascoltando una maestra delle scuole elementari, e così è stato per anni. A tutt’oggi lo preferisco alla versione ufficiale
Chiudiamola qui: Vott’a fernì
(Vott’a ferner. Ferner Fon Braun. Che poi magari sarebbe da scriversi: Verner Von Braun)
Pa-pa-pa papabrune
Pa-pa-pa papabrune
Apetino-bar
la vita è beguiristain
Apetino-bar
Raccherin-role
Raccherin-role
Pa-pa-pa-pa-pa
(su musica di Barbara-Ann dei Beach Boys) – libera reinterpretazione da tempi immemori
Cantilena per Sergio: dov’è Dover? – Nel formaggio! (risposta con tono acuto).
Di qui, tutta un’altra serie di interrogazioni surreali:
chi è Chiver? – Chiveraggio!
Se c’è, Seccer – Secceragggio!
La risposta sprezzante e sarcastica alla richiesta di accomodamento
Con tono lamentevole, questuante, quasi genuflesso: una richiesta di accomodamento. Spesso arrivava una risposta sprezzante e sarcastica: labbra lepori’
Era estate, e durante uno dei soliti pasti luculliani alimentati dalla chimica, si sudava come bestie: si grondava, letteralmente. Così, il malefico impostore, spalleggiato dal cialtrone ripugnante, coniò il termine suddetto ad icastica rappresentazione dello scenario. Chiaramente gli uscì una tipica pronunzia piemontese, una sorta di ircocervo grammaticale con doppio accento sulle “o”, acuto sulla prima e grave sulla seconda. Il riferimento a Julio Humberto Grondona è del tutto casuale e gratuito.
Uaneme ‘e cchi sì, A CANARIA?! Tipo come dire : e chi sei, un talento, un fuoriclember? Concettualmente, quando si assiste ad un gesto agonistico di notevole entità, anche personalissimo, tipo lanciare in aria una moneta e riprenderla con la punta della lingua. Uaneme, ‘e cchi sì, ‘a canaria? o’ canard encenè (ma qui si va troppo oltre)!